SCHEDE PRESIDENTI DELLA SANREMESE
Di seguito sono riportate le schede dei presidenti che si sono succeduti, con alterne fortune, alla guida della Sanremese. Presidenti che hanno fatto le fortune della società biancazzurra ed altri che, con il loro scellerato operato, l'hanno affossata irrimediabilmente.
( Cliccare sulle fotografie per ingrandirle )
Vittorio ALLARIA
Vittorio Allaria |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1929/1930 |
Sanremese |
Presidente |
U.L.I.C. |
- |
Note: il presidente Allaria illustrò un vasto programma di potenziamento dell’Unione Sportiva, con un occhio di riguardo per il calcio, per cui vi erano difficoltà finanziarie e la mancanza di un campo. Poco dopo iniziò la costruzione dello Stadio Comunale, impianto polisportivo.
Angelo Nicola AMATO
Angelo Nicola Amato |
||||
Nato il xx/xx/1923 a Xxxx (Xxxx) Morto a Sanremo (IM) il 25/10/1996 |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Piazz. |
1974/1975 |
Sanremese |
Presidente |
Naz Dil |
1° |
1975/1976 |
Sanremese |
Presidente |
Serie D |
6° |
Note: Introduzione: il suo nome era già ricorso in un direttivo biancoazzurro degli anni ’50, gli anni d’oro della Serie C a girone unico. A Sanremo aveva lavorato all’ufficio stampa del Casinò, si era occupato di pubblicità e manifestazioni. Poi a fine anni ’50 si era trasferito a Milano, dove aveva fatto fortuna sempre nel mondo della pubblicità. A convincerlo ad occuparsi della Sanremese era stato Gastaldi. Aveva buone conoscenze, era ambizioso, istrionico al punto giusto per riportare interesse attorno alla squadra.
Il progetto Motta: inizialmente Amato aveva pensato ad una grossa operazione per la Sanremese, coinvolgendo nella conduzione della società una notissima industria italiana: la Motta, quella dei panettoni e dei gelati. In una serata d’inverno del 1971, nella Sala degli Specchi di Palazzo Bellevue, l’operazione era stata presentata alla stampa ed ai tifosi alla grande, dallo stesso Amato e dai responsabili del settore marketing della Motta. Essi avevano annunciato di voler investire nella Sanremese ben 200 milioni della vecchie lire. Ma il progetto morì presto. L’industria milanese, nei mesi successivi, ebbe grossi problemi e finì nel calderone delle Partecipazioni statali, ridimensionando i suoi progetti e abbandonando, ovviamente, la Sanremese.
Nonostante ciò, e nonostante Amato non avesse grandi risorse da investire in prima persona, il matrimonio con la Sanremese andò avanti. Amato aveva numerosi contatti con esponenti del mondo imprenditoriale lombardo: basti pensare a Sormani, imprenditore brianzolo del mobile, o a Lamperti, gentiluomo lombardo-parigino con interessi in campo industriale e finanziario in Italia. Ma soprattutto Borra entrò nell’orbita della Sanremese grazie a lui.
La presidenza Amato: nel 1974/75 diventa Presidente della Sanremese (“Che ho preso con l’ufficiale giudiziario sulla porta” ripeterà in più occasioni con voluto compiacimento). Lancia appelli all’amministrazione comunale per un nuovo stadio che proietterebbe in alto il calcio cittadino, minaccia continuamente le dimissioni se gli amministratori pubblici non si decideranno ad aiutare la Sanremese; precorre i tempi delle sponsorizzazioni organizzando, proprio a Sanremo, un convegno nel quale propone di dare la possibilità ai clubs di abbinarsi ad uno sponsor (idea che decollerà qualche anno dopo); propone la creazione di un unico club provinciale fondendo insieme Sanremese ed Imperia per puntare alla Serie A. Progetti innovativi in cui non c’è solo calcio ma anche pubblicità e turismo. Ma nelle “stanze dei bottoni” raramente gli appelli di Amato vengono raccolti.
Sanremo riscopre la Sanremese: intanto comunque a livello popolare, la Sanremese di Amato riscopre una dimensione che aveva perduto. Il presidente è attentissimo alle pubbliche relazioni e all’immagine: favorisce la nascita di clubs della tifoseria (si arriverà ad averne dieci diversi in città con lo storico “Sanremese Club Bar Roma” che arriverà a contare 545 soci) e ne fonda uno anche a Milano con tutti i sanremaschi emigrati per lavoro nel capoluogo lombardo.
Le assemblee della società diventano quasi momenti di spettacolo, aperte a tutti, organizzate quasi sempre al Casinò o in teatro, e impreziosite da cerimonie e premiazioni. Magari c’è un po’ di esagerazione hollywodiana ma l’operazione simpatia funziona.
La “fine”: nel 1975/76 Amato lascia la Sanremese a Borra. Ufficialmente, Amato getta la spugna per impegni di lavoro e per i suoi nuovi, pressanti, impegni di consigliere di Lega.
Paolo AMMIRATI
Paolo Ammirati |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) Morto a Sanremo il 21/08/2017 |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1991/1992 |
Sanremese |
Presidente |
Eccell. |
1° pr. |
… |
|
|
|
|
1994/1995 |
Sanremese |
Presidente |
Eccell. |
9° |
Renato ANDRIETTI
o
Renato Andrietti |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) Morto a Sanremo il 25/07/2022 |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1997/1998 |
Sanremese |
Presidente |
CND |
1° pr. |
Carlo BARILLA'
Carlo Barillà |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
2007/2008 |
Sanremese |
Presidente |
D |
16° r. |
2008/2009 |
Sanremese 1904 |
Presidente |
2a Cat. |
|
Note: Barillà, già presidente della Carlin’s Boys, imprenditore edile, politico nelle fila dei DS, è stato a lungo il braccio destro di Tonellotto nella disgraziata stagione 2007/2008. Con lui al timone, la Sanremese è stata radiata.
Loris BASSI
Loris Bassi |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1992/1993 |
Sanremese |
Presidente |
Dilett. |
10° |
1993/1994 |
Sanremese |
Presidente |
Dilett. |
17° r. |
Note: Bassi è un imprenditore di Arma di Taggia, qualche anno prima era stato alla guida dell’Argentina.
Pier Giorgio BELLA
Piergiorgio Bella |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) Morto a Sanremo il 17/09/2016 |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Piazz. |
1998/1999 |
Sanremese |
Presidente |
Serie C2 |
10° |
Note: Bella, farmacista ad Arma di Taggia e piemontese d’origine, prima di diventare presidente nella prima settimana di agosto del 1998, era già in possesso di alcune quote societarie. Gestione parsimoniosa la sua, ma criticata dai tifosi nonostante l’ottimo piazzamento finale (ottimo viste le beghe societarie precedenti, ovviamente).
Fra i suoi “record”, due allenatori a libro paga (Cichero e Di Somma), la prima dottoressa portata in panchina nel mondo dei professionisti del calci (Rovere), e un grande ex della A francese portato in Italia (Clement). Lascerà il timone a Cavallo.
Renato BERSANO
Renato Bersano, imprenditore ponentino, diventa il Presidente dell'Unione Sanremo ( futura Sanremese Calcio ) a partire dalla Stagione calcistica 2015/2016 in Eccellenza Ligure. Nella stagione 2017/2018 rimette la carica di Presidente rimanendo comunque comproprietario della società biancazzurra.
Domenico BERTOLO
Domenico Bertolo |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1949/1950 |
Sanremese |
Presidente |
C |
4° |
Note: fu insieme al dottor Negri il traghettatore di una delle ultime Sanremese capace di sfiorare la Serie B. E’ possibile consultare su questo sito anche la scheda da calciatore di Domenico Bertolo, inserita nell’apposita sezione.
Bruno BORGOTALLO
Bruno Borgotallo |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1968/1969 |
Sanremese |
Presidente |
D |
10° |
Gianni BORRA
Gianni Borra |
||||
Nato il xx/xx/1915 a Fidenza (Parma) Morto l’11/9/2005 a Sanremo (Im) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1974/1975 |
Sanremese |
Vice-Presid. |
Naz.Dil. |
(1°) p. |
1975/1976 |
Sanremese |
Vice-Presid. |
D |
(6°) |
1976/1977 |
Sanremese |
Vice-Presid. |
D |
(13°) |
1977/1978 |
Sanremese |
Presidente |
D |
5° pr. |
1978/1979 |
Sanremese |
Presidente |
C2 |
1° pr. |
1979/1980 |
Sanremese |
Presidente |
C1 |
4° |
1980/1981 |
Sanremese |
Presidente |
C1 |
8° |
1981/1982 |
Sanremese |
Presidente |
C1 |
13° |
1982/1983 |
Sanremese |
Presidente |
C1 |
12° |
1983/1984 |
Sanremese |
Presidente |
C1 |
14° |
1993/1994 |
Sanremese |
Pres. Onorario |
Dilett. |
(17°)r |
1994/1995 |
Sanremese |
Pres. Onorario |
Eccell. |
(9°) |
Note: E’ il presidente biancoazzurro per antonomasia. Forse perché ha scritto alcune della pagine più importanti della storia della Sanremese, forse perché è stato il più generoso e appassionato “mecenate” nel senso calcistico della squadra, fatto sta che è rimasto nell’immaginario popolare matuziano più di ogni altro personaggio.
Un presidente vulcanico, che spesso si è lamentato di non essere sufficientemente appoggiato dalla città e dal Casinò Municipale, ma che (rarità nella storia della Sanremese) ha sempre raggiunto i suoi obiettivi, aiutato (come nel caso della casa da gioco, che fu convinta dallo stesso Borra a finanziare la squadra) o no (come nel caso della trasferta autofinanziata per il torneo anglo-italiano del 1981).
Passione, attaccamento a Sanremo ed alla Sanremese, ambizione personale: questo mix ha fatto di Gianni Borra il “Presidentissimo” dal 1977. Nella Sanremese però era presente già da tempo come vicepresidente, affiancando Angelo Nicola Amato. Ma quando Borra capì di reggere quasi l’intero peso economico della gestione, chiese ed ottenne immediatamente la presidenza.
Fino al 1984, la Sanremese con lui al comando raggiunse successi in serie: due promozioni dalla D alla C2 e dalla C2 alla C1, un quarto posto che portò la squadra vicinissima al grande salto in Serie B dopo quasi 50 anni e annate felicissime per il settore giovanile che sfornò talenti del calibro di Gualco e Bordin.
Carattere ruvido, polemico, spesso in contrasto con giornalisti o personaggi carismatici del calcio cittadino (vedi Mario Ventimiglia), ma anche bonario in fin dei conti, poiché la sue sfuriate (anche nelle interviste televisive e radiofoniche) terminavano spesso con un abbraccio.
Per la Sanremese, Borra si fece in quattro, bussò a tutte le porte per raggiungere i suoi obiettivi: alle porte della Lega per fare sentire la voce di un club forse troppo periferico per “contare”, a quelle della Juventus e dell’Inter per ottenere i prestiti migliori (vantava l’amicizia di Boniperti).
Nativo di Fidenza, in Emilia, si era trasferito a Milano per costruire la sua azienda nel settore petrolifero, ma negli anni Settanta aveva deciso di trasferirsi a Sanremo. Aveva ceduto le redini della sua azienda ai figli e forse pensava di venire in Riviera per trascorrere serenamente gli anni della pensione.
Ma non fu così, non poteva essere così per via del suo carattere.
Negli anni ’90 si riaffacciò nel panorama calcistico cittadino prima assumendo il comando della seconda squadra cittadina, il Sanremo 80, e promuovendone poi nel 1991 la fusione con la neonata dalle ceneri Sanremese FC. Il richiamo della Sanremese era troppo forte per lui: anche nel 1993-94 prese a cuore le sorti della squadra, ma ormai il suo tempo era passato. Un tempo quasi mitico, che lo rese meritevole fino a fine anni Novanta della presidenza onoraria.
Un gentiluomo d' altri tempi, esempio di generosità d' animo e lealtà , dotato di grande carisma, allegria e serenità . Un uomo che si era fatto dal nulla, iniziando a distribuire in bicicletta legna e carbone, per poi dare vita a una delle più importanti società petrolifere italiane. Aveva una grande passione: l' amore per il bel calcio. Si era innamorato dell' Inter guardando giocare Meazza, che considerava il giocatore più completo di tutti i tempi. Nato nel 1915 a Fidenza, Gianni Borra si trasferì a Milano, dove sposò nel 1939 Guglielmina Ferrari. Dal matrimonio nacquero i figli Emilio nel ' 40 e Paolo nel ' 44. Ebbe la gioia di avere 5 nipoti e 11 nipotini bis, che adorava e dai quali veniva venerato. Quello per l' Inter fu un amore antico. Massimo Moratti lo ricorda quale amico, ottimo partner nel lavoro per la Saras, autentico sportivo, uno dei tifosi nerazzurri più accaniti e di lungo corso: aveva la tessera numero 87. E di Inter ne aveva viste tante, apprezzando giocatori quali l' apolide Nyers, «Veleno» Lorenzi, il portiere Ghezzi, detto «il kamikaze», e Nacka Skoglund. Gianni amava viaggiare, ma solo quando si trattava di seguire le trasferte della sua squadra. Ma era tifoso del bel calcio in generale e non perdeva le partite della nazionale ai campionati mondiali. Presidente dell' omonima società petrolifera e della Unicapital nel settore finanziario, Gianni subì un lutto terribile nel 1962: la prematura morte della moglie a soli 43 anni. Allora lasciò le redini dell' azienda ai figli, si buttò nel calcio attivo e divenne presidente della Sanremese. Tirò fuori la parte più sanguigna, passionale e polemica, che nascondeva dentro. Non accettava che qualche cronista parlasse male della sua creatura. Pronto a cacciare allenatori e ad acquistare e vendere decine di giocatori, se i risultati non arrivavano. Ancora oggi a Sanremo lo chiamavano il «Presidentissimo». Riuscì a portare la squadra dalla C2 alla C1, sfiorando la serie B al termine della stagione ' 79-' 80. Con lui la Sanremese approdò per la prima volta alla ribalta internazionale, partecipando al torneo anglo-italiano. I tifosi ricordano il suo entusiasmo e l' ambizione nel tentare di raggiungere traguardi impensabili, sempre pensando al bene della squadra e della città di Sanremo. Fu un mecenate romantico in un calcio che già allora attirava personaggi senza scrupoli e presidenti avventurieri.( Articolo pubblicato dal "Corriere della Sera" il 20 settembre 2005 ).
Antonio "Tunen" CANESSA
Antonio Canessa detto “Tunen” |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1911 |
Ausonia |
Presidente |
- |
- |
1912 |
Sanremese |
Presidente |
- |
- |
Note: Canessa fu il primo presidente della sezione calcio dell’Unione Sportiva Sanremese 1904. Insieme al fratello “Rafelin”, ad Alfredo Cremieux e ad Aristide Gobetti, fu uno dei primi patiti del nuovo gioco del calcio, o football, e insieme ai personaggi succitati fu alla guida della prima società calcistica biancoazzurra, frutto di una fusione fra Ausonia e Speranza.
Antonio CARBONE
Antonio Carbone |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1950/1951 |
Sanremese |
Presidente |
C |
2° |
1951/1952 |
Sanremese |
Presidente |
C |
2° |
Note: quella dell’avvocato Antonio Carbone fu una Sanremese di altissimo livello, che fu battuta sul filo di lana solo da Monza e Vigevano. Due secondi posti ma anche due mosse a livello tecnico molto importante: il ritorno del tecnico Pascucci, l’argentino-genovese che guidò la Sanremese ai tempi della Serie B degli anni ’30, e l’arrivo dell’attaccante argentino Rao, destinato a scrivere alcune delle più belle pagine della storia biancoazzurra.
Lorenzo CAVALLO
Lorenzo Cavallo |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1999/2000 |
Sanremese |
Presidente |
C2 |
18° r. |
Lorenzo Cavallo ha rilevato le quote societarie della Sanremese nell’estate del 1999 da Bella, nel corso di una trattativa cucita ad arte dall’ ex direttore sportivo Gianni Boazzo. In una intervista del settembre 1999, si racconta a 360°. Decide di comprare una squadra di calcio e di fare il presidente “soprattutto per una grandissima passione per questo sport. Una passione che arriva innanzi tutto per aver giocato a calcio. Ho iniziato a giocare a Mondovì e quindi a Cuneo, dove ho seguito tutta la trafila delle giovanili per poi approdare alla Carassonese, squadra di Mondovì in Promozione.
Nello CELLA
Nello Cella |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Piazz. |
1946/1947 |
Sanremese |
Presidente |
Serie C |
1° |
1961/1962 |
Sanremese |
Presidente (s.) |
Serie C |
9° |
1962/1963 |
Sanremese |
Presidente (u.) |
Serie C |
(18°) |
Note: il conte Nello Cella fu un aristocratico di origine romagnola, ex olimpionico di scherma, che divenne presidente della Sanremese nel 1946 dopo qualche anno di residenza in una villa sulle alture di Coldirodi. Nel primo anno di presidenza sfiorò la Serie B perdendola solo agli spareggi. Più convulse ancora le seguenti due gestioni: la prima volta rilevò la società da Crosta nel 1961/1962, la stagione successiva la cedette a Gastaldi.
Luca COLANGELO
Colangelo Luca è stato il fautore della rinascita del calcio biancazzurro a Sanremo dopo il fallimento della società nel 2011 a seguito della disastrosa gestione della famiglia Del Gratta. Colangelo è stato il Presidente dell'Asd Sanremese a partire dalla stagione 2012/2013 con iscrizione della squadra in terza categoria liguria e ha portato il club matuziano fino alla prima categoria con due promozioni consecutive. Ha tragicamente perso la vita a soli 35 anni in un incidente il 26/08/2017.
Giuseppe CORRADI
Giuseppe “Pino” Corradi |
||||
Nato il xx/xx/1935 a Xxxx ( xx ) Morto il xx/01/1995 a Xxxx ( xx ) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1967/1968 |
Sanremese |
Presidente |
D |
4° |
Note: Corradi fu chiamato alla guida di società in qualità di “commissario”.
Savio CORRADINI
Savio Corradini |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1990/1991 |
Sanremese |
Presidente |
Promoz. |
3° pr. |
1991/1992 |
Sanremese |
Presidente |
Eccell. |
1° pr. |
Note: imprenditore che ha rilevato le quote di Di Meco, Corradini fu da subito impegnato nell’affaire fusione con il Sanremo ’80. Discorso che sembra chiuso quando il 28 giugno del 1990 il Presidente del secondo sodalizio matuziano, Mazzetti, accusa i biancoazzurri: “Le vostre condizioni hanno essenzialmente lo spirito di un accorpamento anziché di una fusione come era negli iniziali e reciproci intendimenti”. Nonostante ciò, la posizione ora dominante della Sanremese sulla scena cittadini favorisce il lieto fine: il 6 luglio del 1991 avviene la fusione. La firmano il vicepresidente biancoazzurro Fogliarini e da Borra per il Sanremo ’80. Nel nuovo consiglio d’amministrazione, Corradini rimarrà presidente. La sua presidenza ha termine con la Promozione nel CND, quando lo stesso Corradini cede il 4 agosto del 1992, a nome e per conto del 50% del capitale della Sanremese, il suo intero pacchetto azionario a Borra per 45 milioni di lire. Il nuovo presidente si farà carico anche dei debiti accumulati nell’ultima stagione e di quelli relativi al settore giovanile.
Cornelio CROSTA
Cornelio Crosta |
||||
Nato il xx/xx/1913 a Xxxx (Xxxx) Morto il 01/07/1980 |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1959/1960 |
Sanremese |
Presidente |
C |
7° |
1960/1961 |
Sanremese |
Presidente |
C |
11° |
1961/1962 |
Sanremese |
Presidente |
C |
8° |
Note: l’imprenditore Crosta subentrò alla carica di Presidente dopo la morte di Adriano Morosetti. Per lui, tre campionati senza infamia né lode, impreziositi dall’arrivo a Sanremo del bi-scudettato Broccini e dall’acquisto di una futura bandiera, Moroni.
Giuseppe D'ANTUONO
Giuseppe D’Antuono |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1986/1987 |
Sanremese |
Presidente |
C2 |
17° r. |
Note: D’Antuono arriva dall’Omegna, avventura terminata col fallimento della società piemontese e con l’arresto. Persona affabile, cura l’immagine e colpisce l’immaginazione. Arrivando davanti allo stadio su una fiammante Ferrari Testarossa, ebbe a dichiarare: “In tre anni saremo in Serie B”. Si presenta come ex calciatore, vanta amicizie importanti (Trapattoni), e acquista la Sanremese da Sciolli per la cifra di 1 miliardo e 50 milioni di lire. Ma Sciolli riceverà solo una prima rata da 20 milioni. Gli stipendi ai giocatori non giungono. Anzi, il presidente ne denuncia diversi al Collegio Disciplinare per “scarso rendimento” e “eccesso di vita notturna”. I debiti si accumulano: alberghi, ristoranti, fornitori sportivi, dipendenti vari, addirittura anche una fattura aerea inerente alla trasferta a Sassari (34 milioni). La logica conseguenza fu la retrocessione in Interregionale e la mancata iscrizione al campionato: fallimento e radiazione.
Marco DEL GRATTA
Marco Del Gratta Presidente della Sanremese nelle Stagioni 2009/2010 ( Eccellenza Ligure ) e 2010/2011 ( Serie C2 ). Ritorna come comproprietario della Sanremese nella Stagione di Serie D 2017/2018.
Eugenio DI MECO
Eugenio Di Meco |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1987/1988 |
Sanremese |
Presidente |
Terza |
1° pr. |
1988/1989 |
Sanremese |
Presidente |
Seconda |
1° pr. |
1989/1990 |
Sanremese |
Presidente |
Prima |
1° pr. |
Note: imprenditore abruzzese nel settore degli arredamenti, Di Meco si trapiantò a Sanremo e divenne presidente e sponsor della prima Sanremese post fallimento dell’estate 1987. Cede la mano dopo tre stagioni trionfali (tre promozioni) a Corradini, ma sarà attivo anche nell’attuazione del progetto fusione con il Sanremo ’80. Fu suo e di Franco Mazzetti il primo passo, il 24 marzo del 1989, per attuare il progetto. La loro lettera, indirizzata al Sindaco, agli Assessori e ai Capigruppo consiliari, conteneva diverse richieste: l’affidamento in esclusiva dello stadio Comunale, una sponsorizzazione a scalare del Casinò (base di partenza: 100 milioni di lire per il campionato di Promozione), un contributo sempre a scalare da parte del Comune (sempre a partire da 100 milioni di lire). A fronte di tutto ciò, il Comune avrebbe ricevuto delle quote della nuova società. Ma a Palazzo Bellevue si nicchiò davanti a queste proposte, e l’accordò saltò.
Piero DUSIO
Piero Dusio |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1941/1942 |
Sanremese |
Commissario |
C |
8° |
1942/1943 |
Sanremese |
Commissario |
C |
6° |
Note: da un articolo del 1941: “…Il nuovo Commissario Straordinario dell’Unione Sportiva Sanremese Calcio – nonché Vice Presidente della Juventus di Torino – fascista Piero Dusio, ha proceduto alla definitiva sistemazione sportiva, finanziaria e tecnica della Sanremese, confermandone la partecipazione al prossimo campionato di Serie C…”.
Dusio riorganizzò la Sanremese portando come allenatore il glorioso Mario Varglien, ex giocatore juventino e della nazionale, e fissando come nuova sede e centro di propaganda il Bar Colombo in piazza Colombo.
Glauco FERRARA
Ferrara Glauco, Presidente dell'Unione Sanremo ( futura Sanremese ) a partire dalla Stagione Calcistica 2017/2018 in Serie D. Lascia il ruolo di Presidente biancazzurro nel giugno 2021 passando l'incarico al Dott. Alessandro Masu quando la Sanremese milita in Serie D.
Carlo GASTALDI I
Carlo Gastaldi I |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1911 |
Speranza |
Presidente |
- |
- |
Note: Gastaldi fu parte attiva nella fusione fra Ausonia e Speranza, che diede vita alla Sanremese Calcio.
Uno dei suoi nipoti, omonimo, sarà alla guida della Sanremese anche negli anni ’60.
Carlo GASTALDI II
Carlo Gastaldi II |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1962/1963 |
Sanremese |
Presidente |
C |
18° r. |
1963/1964 |
Sanremese |
Presidente |
D |
9° |
1964/1965 |
Sanremese |
Presidente |
D |
14° |
1965/1966 |
Sanremese |
Presidente |
D |
7° |
1972/1973 |
Sanremese |
Commissario |
Naz Dil |
3° |
Note: Carlo Gastaldi, nipote di quel suo omonimo che nei primi anni del secolo aveva fondato la “Speranza”, una delle costole della futura Sanremese, era giovane. Ha dato molto alla società in tempi veramente difficili. Avrebbe meritato risultati migliori, sul campo, per la sua passione e il suo impegno. Il Comune taglia i fondi alla squadra dopo la retrocessione in D e Gastaldi deve costruire la rosa in economia anche nelle stagioni successive. Cedette a Lanza le sue quote.
Al suo periodo di commissariamento si deve l’interessamento di Amato, che scriverà successivamente alcune delle più gloriose pagine di storia biancoazzurra del dopoguerra.
Luigi GAZZANO
Luigi Gazzano |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1913 |
Sanremese |
Presidente |
- |
- |
Note: l’ingegner Gazzano fu anche impegnato in altre sezioni dell’Unione Sportiva in quegli anni: diede un grande impulso alle corse podistiche che ebbero in “Pulita” Gavino l’atleta più rappresentativo.
Alessio GRAGLIA
Alessio Graglia è stato presidente dell'ASD Sanremese Calcio nella disastrosa stagione 2014/2015 che ha visto la squadra biancazzurra retrocedere dalla Prima alla Seconda Categoria Liguria riuscendo nella difficile impresa di arrivare ultima nel girone.
Giovanni GUIDI
Giovanni Guidi |
||||
Nato il 02/03/1903 a Sanremo (IM) Morto il 22/07/1976 a Sanremo (IM) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1936/1937 |
Sanremese |
Presidente |
C |
1° |
Nato a Sanremo il 2 marzo 1903 da Giuseppe e da Paola Acquarone, Giovanni Guidi si diplomò al Liceo Classico “G.D. Cassini” e conseguì la laurea in giurisprudenza presso l’Università di Genova nel 1925. Il 7 ottobre 1933, a soli trent’anni, fu nominato podestà di Sanremo, subentrando al commissario prefettizio Michele De Masellis. Durante la sua amministrazione la città subì una profonda trasformazione urbanistica. Si ricordano in particolare il campo ippico del Solaro e lo stand del tiro al piccione, già avviati dal suo predecessore Pietro Agosti. Di notevole importanza per la viabilità in una zona nevralgica per il traffico cittadino, fu l‘allargamento di corso Imperatrice, con la demolizione della chiesa scozzese di Sant’Andrea, dell’Alexandra Tea Room e della Casinetta delle Rose, oltre che della facciata meridionale dell’Hotel Riviera Palace, con il conseguente arretramento dell’edificio e la sua successiva ricostruzione, senza modifica delle sue linee architettoniche in stile liberty. A Pian di Nave la Giunta Guidi procedette a una serie di espropri e abbattimenti dei relativi edifici per consentire una visuale migliore sul fronte marino. Il 4 novembre 1935, in occasione della visita a Sanremo del nuovo sottosegretario all’Agricoltura Tassinari, nella stessa area venne inaugurata una grande fontana luminosa sormontata da un’enorme “M”, opera dello scultore Giovanni Prini, in onore del “duce”. Ai lati della fontana furono collocati i cannoni utilizzati nel 1753 dal governo genovese per bombardare la città ribelle. Furono inoltre definitivamente soppressi i vecchi tram ancora in circolazione, sostituiti con più moderni trolley bus, permettendo così, grazie all’eliminazione dei binari, il rifacimento del manto stradale in via Vittorio Emanuele (ora via Matteotti), con una nuova mattonellatura al posto delle antiche pietre, mentre i marciapiedi furono ripiastrellati in quarzite. Nel dicembre 1933, su sua iniziativa, fu fondata l’orchestra sinfonica municipale, che si installò presso il Teatro Principe Amedeo (poi distrutto nel 1944 e non più ricostruito). Tra l’altro, un concerto dell’orchestra fu eseguito in una sala dell’Eiar a Roma, e trasmesso in tutta Italia. Nel 1934 inaugurò le scuole elementari di via Volta, mentre il 28 ottobre 1936 fu aperta la funivia Sanremo-Monte Bignone, alla presenza del sottosegretario alle Comunicazioni Host-Venturi. Tre anni dopo fu inaugurato il nuovo ospedale in via Borea. Alle elezioni politiche del 25 marzo 1934, insieme all’esponente fascista matuziano Ernesto Parodi, fu eletto deputato per la XXIX legislatura. In occasione di quella vittoria elettorale fu inaugurata la nuova sede della Casa del Fascio di via Manzoni. Come deputato si attivò in modo particolare per migliorare i collegamenti e i trasporti nella provincia di Imperia, per l’elettrificazione della linea ferroviaria Savona-Ventimiglia e l’ampliamento della via Aurelia, in modo che se ne potesse avvantaggiare soprattutto il comparto turistico. Nel dicembre 1939, a sei anni dall’entrata in carica, si dimise per arruolarsi volontario nelle truppe in partenza per il fronte albanese. In sua vece fu nominato per breve tempo il commissario prefettizio Camillo Bruni e quindi, nel gennaio 1940, il nuovo podestà Silvio Silvestri, un ex questore che aveva già lavorato in passato presso il commissariato matuziano. Nel dopoguerra riprese l’attività politica (eletto in Consiglio comunale col Partito liberale nel 1960, con un largo margine di consensi). Tra il 1962 e il 1972 ricoprì la carica di presidente dell’associazione di cultura e tradizioni “Famija Sanremasca”. Morì a Sanremo il 22 luglio 1976 a 73 anni. Ha lasciato un libro di ricordi autobiografici dal titolo Pinzimonio, pubblicato nel 1975 dalla Famija Sanremasca.
Note: Giovanni Guidi fu podestà di Sanremo e ebbe una parte importante nei contributi finanziari alla società già a partire dalla stagione precedente. Entrò più a stretto contatto con la Sanremese nel 1936, quando affiancato prima da Nasuelli e poi da Renzetti, contribuì alla promozione in Serie B.
Gianni GULLO
Gianni Gullo |
||||
Nato il 20/01/1956 a Palmi (Reggio Calabria) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
2007/2008 |
Sanremese |
Presidente |
D |
(16° r) |
2008/2009 |
SR Boys |
Presidente |
2a Cat. |
|
Note: Gullo ha lavorato per l’azienda Riviera Trasporti e come osservatore del Milan. Già dirigente della Sanremese protagonista di due risalite in C2 fra gli anni ’90 e il duemila, e dell’Ospedaletti, è stato il tramite fra Pianese e Tonellotto per la vendita della società. E’ stato insignito del ruolo di Presidente ad interim a causa dell’ inibizione di Tonellotto, ma alla fine ha dovuto guidare la squadra fino a novembre 2008, prima delle dimissioni quando i biancoazzurri veleggiavano nelle zone alte della classifica.
Pierre LAMPERTI
Pierre Lamperti |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Vice-Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Piazz. |
1974/1975 |
Sanremese |
Vice-Presidente |
Naz Dil |
1° |
1975/1976 |
Sanremese |
Vice-Presidente |
Serie D |
6° |
Roberto LANZA
Roberto Lanza |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1966/1967 |
Sanremese |
Presidente |
D |
4° |
Note: la fine degli anni ’60 sono un periodo di grande instabilità societaria e di grande disaffezione da parte dei tifosi.
Alessandro MASU
Masu Alessandro nasce a Torino nel 1973, ed è un grande appassionato e conoscitore del mondo del calcio. Cresciuto nelle giovanili del Torino, in compagnia di giocatori che hanno fatto la storia del calcio italiano come Christian Vieri, Andrea Sottil e Sandro Cois, ha un passato da giocatore anche nei dilettanti. Nel corso della sua carriera ha indossato varie maglie tra cui quelle di Rivoli, Acqui, Asti, Bra, Colligiana e Argentina Arma. Diviene Presidente della Sanremese a partire dal giugno 2021 quando la squadra biancazzurra milita in Serie D.
Adriano MOROSETTI
Adriano Morosetti |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1952/1953 |
Sanremese |
Presidente |
C |
4° |
1953/1954 |
Sanremese |
Presidente |
C |
4° |
1954/1955 |
Sanremese |
Presidente |
C |
6° |
1955/1956 |
Sanremese |
Presidente |
C |
7° |
1956/1957 |
Sanremese |
Presidente |
C |
13° |
1957/1958 |
Sanremese |
Presidente |
C |
18° |
1958/1959 |
Sanremese |
Presidente |
C |
8° |
Note: Adriano Morosetti, figlio di quell’Alfredo che aveva guidato la Sanremese nei difficili anni dell’inizio del secondo conflitto mondiale, fu un presidente attivissimo, spesso discusso, ambizioso e sicuramente appassionato, capace di battere anche i pugni sui tavoli, se necessario, per la “sua” Sanremese.
Insieme a quello di Borra, il suo fu il regno più lungo e continuo (7 anni). Personaggio brillante, istrionico, amante della risata e della burla, Adriano Morosetti era un leader dichiarato. Non era pensabile che avesse un ruolo di secondo piano nelle cose di cui si occupava. Così, quando frequentò l’Università di Pavia, diventò presidente nazionale degli studenti universitari; anni dopo, quando approdò alla Sanremese, ne divenne subito presidente. In politica, dove si era gettato con impegno, arrivò in fretta ad incarichi di prestigio: rivestì la carica di assessore al turismo, che a Sanremo conta parecchio. Una carriera stroncata dalla sua morte prematura, dovuta ad un infarto, che segnò anche l’inizio di una progressiva decadenza della Sanremese. Una Sanremese che nei primi anni della sua presidenza sfiorò anche la Serie B, traguardo forse troppo oneroso ma sempre nel mirino.
Alfredo MOROSETTI
Alfredo Morosetti |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1940/1941 |
Sanremese |
Presidente |
C |
2° |
1941/1942 |
Sanremese |
Vice-Commis |
C |
8° |
1942/1943 |
Sanremese |
Vice-Commis |
C |
6° |
Note: Morosetti, imprenditore sanremese, ebbe il suo bel da fare con la squadra appena retrocessa dalla Serie B. Nel suo periodo di presidenza giunse a Sanremo col ruolo ibrido fra allenatore e consigliere tecnico Carcano, pluriscudettato con la Juventus. Allacciò rapporti molto forti con i bianconeri, che aiutarono nella persona di Dusio la Sanremese ad iscriversi alla Serie C 1941/42 e a risanare le pendenze finanziarie.
De Feo NASUELLI
De Feo Nasuelli |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1936/1937 |
Sanremese |
Presidente |
C |
1° |
Note: Nasuelli fu co-protagonista, insieme a Guidi e Renzetti, della storica promozione in Serie B.
Franco NEGRI
Franco Negri |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1949/1950 |
Sanremese |
Presidente |
C |
4° |
Note: lo sportivissimo dottor Negri condivise il timone di quella Sanremese con l’ex giocatore Domenico Bertolo.
Nicola NICOSIA
Nicola Nicosia |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1943/1945 |
Sanremese |
Presidente |
Guerra |
- |
1945/1946 |
Sanremese |
Presidente |
Interpr. |
- |
Note: il commendatore Nicosia, titolare della ditta C.I.L., abitava in una splendida villa, tuttora esistente sopra il supermercato Standa della Foce. Organizzò a Sanremo, in quei difficili anni di guerra, due tornei prestigiosi: il “Torneo di Natale” nel 1943 e il “Gino Vesci” nell’estate del 1944. Quest’ultimo fu vinto dalla C.I.L., che raccoglieva i giocatori del Liguria, alcuni della Sanremese (Von Mayer, Ventimiglia, Martini e Gilardoni) e altri provenienti da Palermo (Flumini), Catania (Cervello) e Livorno (Raccis). Proprio quest’ultimo segnò il goal vittoria in finale contro la Ditta Basagni, che raccoglieva gli elementi della squadra dei Vigili del Fuoco di La Spezia che aveva appena vinto il campionato contro il Torino di Loik e Mazzola.
Al termine dell’incontro tutti i giocatori, con famiglie al seguito, furono ospiti a cena di Nicosia, una festa da non perdere vista la difficoltà per tutti in quei tempi di coniugare il pranzo con la cena. Nel dopoguerra, Nicosia fu anche per un breve periodo presidente della Carlin’s Boys.
Giuseppe PANIZZI
Giuseppe Panizzi |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1930/1931 |
Sanremese |
Presidente |
U.L.I.C. |
|
1931/1932 |
Sanremese |
Presidente |
U.L.I.C. |
|
… |
|
|
|
|
1937/1938 |
Sanremese |
Presidente |
B |
|
Note: Panizzi fu l’ultimo presidente della fase pionieristica della Sanremese, ovvero quella in cui la società non era affiliata alla Federcalcio ma alla U.L.I.C. (Unione Libera Italiana Calcio), federazione che regolamentava il calcio a più basso livello, e non aveva un impianto stabile di gioco ed allenamento; ma fu anche il primo presidente della Sanremese in Serie B.
Piero PEROTTI
Piero Perotti |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1934/1935 |
Sanremese |
Presidente |
1a Divis |
1° |
Note: Perotti, già distintosi come dirigente nel primo decennio del ‘900, portò la Sanremese ad un passo dalla Serie B, superata agli spareggi solo da Siena, Udinese e Reggiana.
Giovanni PESANTE
Giovanni Pesante |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1969/1970 |
Sanremese |
Presidente |
D |
17° r. |
1970/1971 |
Sanremese |
Presidente |
Promoz. |
2° |
1971/1972 |
Sanremese |
Presidente |
Promoz. |
10° |
Giulio PIANESE
Giulio Pianese |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
2005/2006 |
Sanremese |
Presidente |
D |
7° |
2006/2007 |
Sanremese |
Presidente |
D |
18° r. |
Note: Pianese giunge da Giugliano (Napoli) ed è un imprenditore edile, presidente dell’azienda CO.G.IN. (Costruzioni Generali Infrastrutturali). La sua presidenza è caratterizzata da una finale di Coppa Italia di Serie C (persa), da una grande austerity, da una mancanza di dialogo con le istituzioni locali e infine da una dolorosa retrocessione, che ha avuto anche strascichi debitori.
Giulio RENZETTI
Giulio Renzetti |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1936/1937 |
Sanremese |
Presidente |
C |
1° |
1937/1938 |
|
|
|
|
1938/1939 |
Sanremese |
Presidente |
B |
10° |
Note: protagonista di due stagioni fra le più importanti nella storia biancoazzurra, Renzetti nella sua seconda stagione al timone della società dovette affrontare una gravissima crisi, dovuta a dissapori col Casinò. Il club di Corso Mazzini lamentava ingerenze da parte dei dirigenti della casa da gioco nella gestione della squadra, così a metà stagione i finanziamenti vennero drasticamente tagliati. Per qualche mese i giocatori dovettero accontentarsi dei buoni pasto per il ristorante “La Pignese”.
Giovan Battista ROGGERI
Giovan Battista Roggeri |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1912 |
Sanremese |
Presidente |
- |
- |
Note: il dottor Roggeri succedette a Canessa ed ebbe come consiglieri il cavaliere Marcello Ameglio (che era stato tra i fondatori della prima sezione ciclismo del 1904) e l’avvocato “Chechin” Raimondo.
Giovanni Giancarlo ROBOTTI
Giovanni (Giancarlo) Robotti |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
2000/2001 |
Sanremese |
Presidente |
D |
11° |
Stefano "Rossetto" ROSSI
Stefano “Rossetto” Rossi |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1935/1936 |
Sanremese |
Presidente |
C |
1° |
1936/1937 |
|
|
|
|
1937/1938 |
Sanremese |
Vicepresid. |
B |
9° |
1938/1939 |
|
|
|
|
1939/1940 |
Sanremese |
Presidente |
B |
17° |
Note: il “capitano” Rossi era un imprenditore floricolo appassionatissimo di calcio, che seppe unire una grande generosità personale all’appoggio finanziario del Casinò Municipale, potendo così promettere sempre una Sanremese competitiva, soprattutto nelle sue prime due esperienze. Nel 1939 però esplode la grana Casinò: gli aiuti economici vengono meno, la campagna acquisti è fatta in economia e la retrocessione è una conseguenza logica.
Antonio RUGGIERI
Antonio Ruggieri |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
2005/2006 |
Sanremese |
Presidente |
C2 |
7° |
Note: Antonio Ruggieri è il fratello di Giuseppe, ed è l’uomo al quale è stata affidata la Sanremese dopo la dipartita dell’ex presidente in direzione La Spezia. Questi è stato al timone per pochi mesi, da traghettatore.
Giuseppe RUGGIERI
Giuseppe Ruggieri |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
2002/2003 |
Sanremese |
Presidente |
D |
4° |
2003/2004 |
Sanremese |
Presidente |
D |
2° |
2004/2005 |
Sanremese |
Presidente |
C2 |
6° |
2005/2006 |
Spezia |
Presidente |
C1 |
1° |
2006/2007 |
Spezia |
Presidente |
B |
19° |
2007/2008 |
Spezia |
Presidente |
B |
21° r |
Giuseppe SCARZELLA
Giuseppe Scarzella |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1995/1996 |
Sanremese |
Presidente |
Eccell. |
1° pr. |
Note: Giuseppe Scarzella fu posto al timone della Sanremese ad interim dal fratello Leonardo, impossibilitato a livello federale ad occupare il ruolo presidenziale per impegni precedenti col Nizza Millefonti non ancora sciolti.
Bernardino SCIOLLI
Bernardino Sciolli |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1984/1985 |
Sanremese |
Presidente |
C1 |
12° |
1985/1986 |
Sanremese |
Presidente |
C1 |
18° r. |
Note: Dino Sciolli fu il successore di Borra a metà anni ’80. Sciolli, farmacista di Diano Marina, appassionato autentico di calcio, aveva già guidato l’Imperia in alcune delle stagioni migliori. Sapeva che non sarebbe stato facile subentrare a Borra anche perché non ne aveva la forza economica. Ma in lui prevalse la passione e accettò quella che era una scommessa. Ad aiutarlo a rilevare la Sanremese fu Cavallo, imprenditore artigiano ed ex presidente del Macobi Asti. Sciolli negò a lungo questo aiuto, attirandosi gli strali della stampa, e quando rivelò la verità la città lo aveva ormai già abbandonato: il Casinò, nella seconda stagione di presidenza, ridusse il suo apporto da 150 a 65 milioni; il Comune non volle sborsare 200 milioni per organizzare un torneo estivo con squadre di Serie A.
Sciolli fu così costretto a chiedere un mutuo federale di 750 milioni, che alla lunga peserà sui conti matuziani fino al fallimento del 1987, avvenuto a causa della cessione della società al discusso D’Antuono. Una curiosità: Sciolli, nel 1985/86, fu vicino a portare a Sanremo come allenatore Marcello Lippi, al tempo allenatore del Pontedera. L’accordo però sfumò in extremis.
Marco VENTIMIGLIA
Marco Ventimiglia |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
2000/2001 |
Sanremese |
Socio |
D |
|
2001/2002 |
Sanremese |
Presidente |
D |
5° |
Ventimiglia Marco vice-Presidente dell'Unione Sanremo nella stagione calcistica 2016/2017.
Pianavia VIVALDI
Pianavia Vivaldi |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1933/1934 |
Sanremese |
Presidente |
2a Divis |
1° |
Aldo ZOLI
Aldo Zoli |
||||
Nato il xx/xx/xxxx a Xxxx (Xxxx) |
||||
Presidente |
||||
Stagione |
Squadra |
Ruolo |
Cat. |
Ris. |
1947/1948 |
Sanremese |
Presidente |
C |
3° |
1948/1949 |
Sanremese |
Presidente |
C |
4° |
Note: sotto la presidenza di Aldo Zoli, arrivò a Sanremo il primo brasiliano della storia del club: Codevilla. La sua gestione fu senz’altro positiva, con due assalti alla cadetteria falliti di un soffio: ma la stampa spesso accusò la società, in quegli anni, di avere speso in maniera fallimentare i quattrini a disposizione.