IL NOSTRO TEMPIO
Lo Stadio Comunale è l'impianto calcistico principale della città di SANREMO ( cliccare QUI per avere notizie sulla città su Wikipedia e cliccare QUI per avere informazioni storiche sulla città ).
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Questa pagina è dedicata al nostro storico "Stadio Comunale" di Corso Mazzini ( clicca QUI per le notizie indicate su Wikipedia ) che è un vero e proprio tempio per la nostra tifoseria e per la storia legata alla Sanremese che si respira al suo interno. Per avere notizie e foto storiche della struttura ( che un tempo si chiamava "Stadio Littorio" ) basta cliccare QUI.
Ripresa fotografica aerea Stadio Comunale di Sanremo
Stradario Comune di Sanremo
LO STADIO “COMUNALE” DI SANREMO.
La capienza attuale dello Stadio Comunale di Sanremo è di circa 4000 persone. La tribuna coperta, nella quale trovano posto anche il settore riservato alla stampa, alle televisioni e alle radio, può contenere 800 spettatori. Sotto la struttura, sono situati gli spogliatoi, la sede e l'infermeria. La gradinata, divisa in due parti, è la sede dei tifosi più caldi. In totale può contenere 2500 persone. Lo spicchio di curva, destinato ai tifosi ospiti, ha una capienza di circa 700 unità. Appena costruito (1932), gli avversari lo definirono "lo stadio dei milioni". Un impianto polifunzionale che poteva contare anche su di una pista di atletica larga cinque metri, un campo di pallone elastico, quattro campi da tennis e diverse sale per boxe, lotta, palestra, scherma e ginnastica. La storia del "Comunale" ebbe inizio nel 1929, quando l'Ingegner Domenico Parodi presentò il progetto al podestà Pietro Agosti. Un progetto discusso, che partì solo alla fine del 1930: su un'area di 22000 metri quadrati, furono poste le basi per una tribuna dalla capienza di 3000 persone e per una gradinata altrettanto ampia. I busti di Re Vittorio Emanuele III e Mussolini campeggiavano al loro centro. Per questo lavoro furono mobilitate Impresa di Tortona e del Piemonte (per i mattoni). Le pietre usate furono estratte dalle vicine cave di Verezzo, Bordighera e Bussana. La costruzione assunse un'importanza tale che si attivò persino il Sig.Jules Rimet (ideatore del campionato del mondo per nazioni) che con una delegazione FIFA seguì da vicino le varie fasi dei lavori. L'inaugurazione avvenne il giorno 28 Ottobre 1931. Il faraonico complesso sportivo, dati i tempi, venne chiamato fu chiamato "Stadio Littorio". I primi match di calcio vennero giocate nel nuovo impianto il 21 Aprile 1932: la prima partita fu tra selezioni giovanili di Imperia e Savona (2-1 a favore dei primi) e la seconda, ben più importante, fu l'amichevole (finita 3-3) fra il Genoa di Levratto e gli austriaci del Wiener, al top del calcio europeo. Le cronache del tempo raccontarono che per questo "battesimo sportivo", lo Stadio risultava gremito da oltre 15000 persone, ben due volte e mezza la capienza ufficiale, tant'è che dovettero occupare anche la pista d'atletica e le zone dietro le porte. Da quel momento, gioie e dolori della Sanremese passarono sempre per il terreno del "Comunale", (denominazione che lo Stadio assunse dopo la fine della guerra), dalle fantastiche stagioni di Serie B di fine anni trenta al fallimento del 1987. Il vecchio impianto con il tempo perse la sua polifunzionalità rimanendo solo adibito al calcio: nel 1970 ci furono ampi lavori di ristrutturazione che ne modificarono notevolmente la forma mantenendone però inalterato il fascino, così intriso di storia e di emozioni.
Cliccando QUI si può entrare nella pagina dedicata al MUSEO DELLA SANREMESE che è stato allestito all'interno dello Stadio Comunale ( sotto la Tribuna coperta ).
Nel 2017 è uscito il Libro di Gerson Maceri dal titolo “Il Tempio del calcio Sanremese” tutto dedicato all'impianto di Corso Mazzini, dal 1932 anno della sua inaugurazione ai giorni nostri. Un opera completa che attraverso un viaggio nel tempo ci parla dello splendore di questo avveniristico impianto negli anni '30, ma anche del decadimento avvenuto soprattutto agli inizi del nuovo millennio durante i ripetuti fallimenti della società biancazzurra. L'autore: Gerson Maceri (Sanremo, 1986) si è laureato in Letterature e Civiltà moderne con una tesi su Mario Calvino (edita poi dai “Quaderni Sanremesi”). Insegnante di scuola secondaria e jolly dell’editoria, ha trascorsi sportivi da allenatore (nel calcio) e da dirigente (nel rugby). Ha già pubblicato, per la stessa collana, "I pionieri del football ponentino".
Su internet ed in libreria si può ancora trovare il bellissimo libro "Stadi d’Italia", scritto da Sandro Solinas che racconta la storia del calcio attraverso i suoi templi. 154 città, 260 foto, più di 400 pagine. Si parte dallo stadio “Tupparello” di Acireale per concludersi al “Rocchi” di Viterbo. Un’opera notevole ricca di storia e curiosità raccolte dall’autore girando la penisola da nord a sud. In un’epoca dominata dalle pay-tv potrete scoprire che i nostri stadi hanno tanto da raccontare. Stadi celebri, altri poco conosciuti e altri ancora scomparsi. Tutti però hanno fatto emozionare migliaia di persone, perchè il calcio si vive sugli spalti e non in poltrona. In copertina, tra tutti questi veri e propri "templi", campeggia proprio il nostro storico "Stadio Comunale" che negli anni '30 era considerato un vero e proprio fiore all'occhiello nel panorama calcistico nazionale.
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Della struttura fa anche parte la così detta "foresteria" ossia le ex scuderie della vicina Villa del Sole, che hanno subito una completa ristrutturazione nel 2009. Sono stati ricavati all'interno dei due fabbricati numerosi alloggi da abibire a stanze per i giocatori della Sanremese Calcio.